Omaggio a Nerina Ardizzoni

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In occasione della Giornata Internazionale della Donna 2023, il Circolo Culturale “Amici del Museo” APS ha deciso di rendere omaggio attraverso le parole di Teresa Gallerani a Nerina Ardizzoni, amica e collaboratrice dell’associazione da tanti anni.

Mimosa

Gialla come il color del sole,
gialla come la fiamma,
non ci fu scampo,
non poté la primavera,
salvare le operaie da una lunga sera.
Mimosa,
il tuo profumo spandi
che le ricordino pretendi,
che rendan Loro onore
regalando un fiore.

Basterebbe questa sua breve poesia a dire tutta la sensibilità e la delicatezza d’animo di Nerina Ardizzoni cui oggi, come Circolo Culturale Amici del Museo APS, vogliamo dedicare questo post nella giornata Internazionale della donna.
Il testo è tratto dalla raccolta Fiori Recisi (2021) in cui ogni lirica è abbinata a un fiore che è l’omaggio ideale a una figura (individuale o collettiva) di Donna, fatta protagonista dei singoli componimenti con cuore sensibile e parole toccanti.
Nerina è nata a Renazzo dove tuttora risiede. Laureata in Lettere classiche, ha però svolto la sua attività lavorativa all’interno dell’Amministrazione scolastica, ricoprendo da ultimo il ruolo di Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi presso l’ISIT Bassi-Burgatti di Cento.
I compiti prevalentemente burocratici propri della sua professione non hanno mai soffocato in lei l’ interesse per la letteratura e la poesia in particolare, ambito in cui si è cimentata pubblicando anche diverse raccolte e partecipando a numerosi concorsi in cui ha colto lusinghieri riconoscimenti.
La poesia in italiano e in dialetto renazzese sostanzia solo parte dell’attività creativa di Nerina. Curiosa e interessata alle realtà associative culturali presenti sul territorio è membro attivo di diverse fra esse, cui fornisce, con competenza e generosità, idee e disponibilità organizzativa sempre molto apprezzate.
Anche il Circolo Culturale Amici del Museo APS ha più volte instaurato fruttuose collaborazioni con Nerina offrendo al pubblico serate dedicate alla sua produzione poetica sia in italiano che in vernacolo locale.
Col garbo e la composta misura che caratterizzano il suo modo di porsi, Nerina ha sempre saputo regalare ai suoi ascoltatori momenti piacevoli e allo stesso tempo intensi, ricreando e condividendo nella lettura ad alta voce dei suoi componimenti il variegato mondo di sentimenti, sguardi e riflessioni di cui sono espressione.
Le liriche di Nerina presentano molteplicità di argomenti e certamente non mancano nella sua poesia accenti leggeri e ironicamente pungenti legati ai personaggi, ai luoghi, alle circostanze di vita che affiorano nei ricordi fissati in versi.
Toni di particolare capacità evocativa, tuttavia, sono quelli che sentiamo risuonare nei testi in cui riverbera la sua dolente compassione per chi è vittima di qualsiasi tipo di Male e cerca riscatto o chiede giustizia. Sono le poesie scaturite da fatti di cronaca storica – come nel caso della poesia Mimosa- o tristemente attuali, come nella poesia con cui vogliamo chiudere questo breve omaggio a una donna di profondo sentire, che siamo felici di poter considerare amica.

Il più amato

Ho affidato al mare il figlio più
amato,
ho sperato che le onde cullassero il
suo cuore,
ho pregato che le stelle indicassero
la rotta,
ho pagato i suoi aguzzini per un
posto sulla barca.
La luna mi ha restituito lacrime,
e il deserto ha fatto sbocciare i suoi
fiori.
Il mio urlo raggiungerà i palazzi,
il castigo troverà gli uomini;
ci sarà un Dio ad ascoltarmi,
e l’uragano si abbatterà sulla terra.

Nerina Ardizzoni
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